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martedì 27 dicembre 2011

Egitto - Piramide di Hawara

La Piramide di Hawara fu costruita con mattoni di fango e oggi è in rovina. Poco lontana da Beni Suef, è la seconda piramide di Amenemhat III (l'altra è la piramide nera di Dahshur a forma di torre). In origine la piramide era ricoperta da un rivestimento in calcare bianco, che oggi non è più presente. La Piramide ha alcune innovazioni architettoniche poi utilizzate altrove, come le saracinesche in pietra lungo i corridoi, la camera mortuaria ricavata da un unico blocco di roccia e l'utilizzo della sabbia per i meccanismi per far calare le pietre dall'alto.
Sia il complesso funerario che il tempio sono stati saccheggiati e distrutti, ma prima della distrazione includevano un labirinto di 3.000 stanze che superava per importanza anche le Piramidi di Giza.
 
Fonte www.sharm.it

domenica 4 dicembre 2011

Rodi - Lindos

Lindos è un suggestivo paesetto tutto bianco che si trova a circa 55 km da Rodi (1 ora di pullman). Protetto dalla rocca-castello fortificata dai Cavalieri e sulla quale un tempo sorgevano l’Acropoli e il santuario di Athena Lindia, Lindos è circondato da una stupenda baia a Nord e da una spiagetta a Sud, molto frequentate durante l’estate. Lindos è una delle tre città che durante l’epoca arcaica e classica dominarono l’isola e il tiranno Cleobulo del IV secolo a.C. fu incluso fra i 7 saggi dell’antichità.

ROCCA DI LINDOS
In cima alla rocca ci sono i resti del castello dei Cavalieri e dell’acropoli. È possibile arrivare ai piedi del castello in sella a un asino o a piedi. Il santuario, un tempo frequentatissimo dai devoti di Athena, è in stile ellenistico ed oggi se ne possono ammirare solamente alcune rovine.

domenica 13 novembre 2011

Tanzania - Selous Game Reserve - Fiume Rufiji

La riserva Selous (Selous Game Reserve) è uno dei più grandi parchi faunistici del mondo, situato in Tanzania, in Africa orientale. La riserva prende il nome da Frederick Courteney Selous, capitano dei Regi Fucilieri Britannici, che vi trovò la morte nel 1917 durante un combattimento contro l'esercito coloniale tedesco. L'area divenne riserva di caccia nel 1905. Oggi è una meta turistica di media importanza, ed è ancora in gran parte poco o per nulla battuta da esseri umani. La superficie complessiva del parco è di 54600 chilometri quadrati. Alcuni degli animali tipici della savana (per esempio elefanti, ippopotami, licaoni e coccodrilli) si trovano nel Selous in concentrazioni superiori a quelle di qualsiasi altro parco africano.
Luoghi di particolare interesse all'interno della riserva sono il fiume Rufiji (che sbocca nell'Oceano Indiano di fronte all'isola di Mafia) e la gola di Stiegler, un canyon di circa cento metri di profondità e altrettanti di larghezza, attraversato da una teleferica. Attorno alla gola si trovano la maggior parte delle strutture ricettive della riserva (campeggi e lodge). Nella riserva Selous è consentito il safari a piedi, vietato nella maggior parte degli altri parchi nazionali africani.

Fonte Wikipedia

sabato 15 ottobre 2011

Montefiore Conca - La Rocca

Montefiore è la capitale medioevale della Valle del Conca e uno dei paesi della Signoria dei Malatesta più integri e affascinanti. Non a caso Montefiore rientra nel prestigioso circuito dei "Borghi più belli d'Italia".
La Rocca, come sentinella di pietra delle terre malatestiane, offre, con le sue geometrie severe e imponenti, scorci davvero unici. Sorge su un promontorio dove, nelle giornate serene lo sguardo abbraccia la costa da Fano a Ravenna.

domenica 18 settembre 2011

Pale di San Martino - Baita Segantini


PALE DI SAN MARTINO
Guglie aguzze, spigoli affilati come coltelli, superbe cattedrali di pietra, torri altissime le cui cime si perdono nel cielo: ecco le Pale di San Martino, maestose ed eleganti montagne di corallo. La storia geologica delle Pale inizia circa 300 milioni di anni fa. In un mare tranquillo e poco profondo enormi colonie di coralli si moltiplicarono fino a costruire scogliere di oltre mille metri di altezza. Dopo l’emersione, queste barriere coralline furono modellate dagli agenti atmosferici fino a definire le forme aguzze e tormentate che oggi caratterizzano il panorama. Il nome ‘dolomia’ (quella delle Pale è per la precisione Dolomia dello Sciliar) è un omaggio allo scopritore, il marchese Déodat de Dolomieu, che nel 1788 durante un viaggio nelle nostre montagne ne scoprì la composizione (doppio carbonato di calcio e magnesio). Fin dal secolo scorso la loro austera bellezza incuriosì viaggiatori ed alpinisti stranieri.

BAITA SEGANTINI
E' diventata, grazie alla bellezza che esprime e alla sua storia, una meta obbligata per il turismo di montagna. La sua posizione strategica la pone al centro di una moltitudine di sentieri che si dipanano in ogni direzione. Da qui è soprattutto raggiungibile la Val Venegia, il rifugio Mulaz, il Castellazzo e Punta Rolle. Per raggiungere Baita Segantini è possibile lasciare la macchina a Passo Rolle e salire a piedi per la strada sterrata passando per Capanna Cervino, la distanza dal passo è di 3Km ed il dislivello è di 200mt.

Fonte www.sanmartino.comwww.passorolle.net

mercoledì 24 agosto 2011

Siria - Bosra - Teatro Romano di Basalto (pietra vulcanica)

La cavea di questo teatro ha un diametro di 107 metri con 6000 posti in 37 file divise in tre ordini e 5 settori, inoltre altri 2500 spettatori potevano prendere posto, in piedi, nella galleria che chiudeva il retro del teatro e attualmente coperta dalle fortificazioni arabe. Già in periodo ommayyade era iniziata la fortificazione di un edificio isolato ma nel XIII secolo il sultano al-Adil, figlio di Nureddin, fece riempire la cavea e innalzare,attorno al perimetro del teatro, delle poderose mura con 9 gradi di torri al cui interno si trovavano magazzini, stalle, attrezzature di difesa e alloggi militari. Fu costruito anche l'ingresso attuale con un ponte di pietra con cinque archi. Questa trasformazione in fortezza ha protetto il teatro dal degrado causato dal tempo e dell'uomo fino ad arrivare a noi come il meglio conservato tra i teatri romani.

mercoledì 10 agosto 2011

Gradara - Le mura

Borgo di inconfondibile aspetto medievale, in felice posizione panoramica su un colle sovrastante la via Flaminia, Gradara è cinta da una cortina trapezoidale di mura trecentesche coronate di merli guelfi e munite di bastioni rettangolari. Una cortina intermedia di mura, fornita di torri e di porta autonoma, garantiva una ulteriore protezione alla rocca. L'intero perimetro delle mura è percorso da un camminamento di ronda continuo. Nell'angolo occidentale la cinta muraria è rinforzata da un poderoso bastione poligonale, la rocchetta. L'unico accesso al borgo era la Porta dell'Orologio, un arco a tutto sesto sormontato da una torre quadrata (su cui sono murati gli stemmi dei Montefeltro, degli Sforza e dei Malatesta) fornita di ponte levatoio. Il castello occupa il punto più alto e meglio difendibile del colle. Gravita attorno al torrione principale o Mastio, che contribuisce ad imprimere all'insieme quell'aspetto di forza ed eleganza caratteristico delle fortezze medievali. Il Mastio risale al 1150, e attorno ad esso furono in seguito edificate le ali del castello. L'interno del castello subì radicali trasformazioni nel passaggio da fortilizio a residenza signorile. Delle opere d'arte che servirono a ingentilirlo rimangono in particolare la battaglia attribuita ad Aspertini (ora nella Sala del Consiglio) e la Pala in terracotta di Andrea della Robbia nella cappella.

sabato 16 luglio 2011

Marocco - Marrakech - Piazza Jemaa El-Fna

Piazza Jemaa el Fna: il suo nome significa "la riunione dei trapassati", poichè qui venivano eseguite le sentenze capitali ed esposte le teste dei giustiziati. E' un grande spazio irregolare di 100 metri per 150, delimitato su due lati dai souk e da due strade dal traffico caotico sugli altri due. E' in assoluto il luogo più frequentato della città, una "Jemaa" continua di persone che in piazza vendono, comprano, si incontrano o sbarcano il lunario. Punto di raccordo fra la parte sud della città con i palazzi e le dimore signorili e la parte nord degli artigiani e dei souk, è un caos apparente di bancarelle, venditori ambulanti, incantatori di serpenti, giocoglieri, danzatori, venditori di acqua. La piazza cambia aspetto a seconda dell'ora. La mattina è più "mercantile" le bancarelle aprono e mettono in mostra tutti i loro prodotti, dall'artigianato alla frutta e verdura. Nelle ore calde della giornata, soprattutto d'estate, l'attività rallenta, alcuni sonnecchiano nel negozio o al riparo della propria bancarella. Al pomeriggio comincia il gran teatro dei giocoglieri, degli ammaestratori di scimiette, dei cartomanti, dei venditori di rimedi miracolosi, di dentiere. Ognuno ha il proprio pubblico composto da gente affascinata dalla parola di questi artisti che catturano l'attenzione invocando Allah e dando inizio a un repertorio inesauribile. All'imbrunire si allestiscono precari ristorantini dove si può gustare di tutto e dove troverete soprattutto la vera cucina popolare. Fino a sera inoltrata sono aperti i caffè da dove si può ammirare lo spettacolo.

Fonte libraria

domenica 19 giugno 2011

Firenze - Ponte Vecchio

Ponte Vecchio, il più antico dei sei ponti di Firenze, è una delle immagini più conosciute della città. Risalente già forse all'epoca romana, con piloni di pietra e piano di calpestio in assi di legno, fu ricostruito in pietra ma di nuovo distrutto in seguito a un'alluvione, nel 1333. Dodici anni dopo, forse ad opera di Neri da Fioravante (o Taddeo Gaddi, secondo Giorgio Vasari) venne nuovamente rifatto. Le arcate da cinque divennero tre e la carreggiata centrale fu allargata. Le botteghe, ospitate sotto i portici, erano dapprima di proprietà del Comune, che le dava in affitto. Ma successivamente, verso la fine del Quattrocento, furono vendute ai privati e cominciarono allora a trasformarsi con aggiunte successive, con sopraelevazioni e terrazzini esterni, estendendosi verso il fiume e alterando in modo anarchico e suggestivo l'originale struttura architettonica. Nel Quattrocento queste botteghe erano gestite da ortolani, macellai e pescivendoli. Ma, forse a causa del cattivo odore che emanavano, Ferdinando I le sostituì con quelle degli orefici, rendendo la strada più elegante e pulita. Nel 1565 Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, fece costruire sul lato a monte, il famoso Corridoio, opera di Giorgio Vasari, che passa sopra le botteghe. Vi è un curioso aneddoto, al proposito. La famiglia Mannelli, che possedeva una torre medioevale all'estremità sud, verso Palazzo Pitti, non volle concedere al duca il passaggio. E allora il corridoio dovette deviare, come ancora oggi si osserva, aggirando la torre. Al centro la sfilata di botteghe si interrompe, e il ponte si apre sull'Arno, in due splendide e panoramiche terrazze. Qui, nel 1900, venne posto il busto di Benvenuto Cellini, geniale orafo e scultore fiorentino.

mercoledì 1 giugno 2011

Agrigento - Valle dei Templi - Tempio di Hera (Giunone)

Il primo Tempio che occupa il punto più alto e apre la collina sul lato Est è il Tempio  di Hera Lacinia.
Esso viene fondato nel 460 a.C.  in esastilo periptero e in stile Dorico (infatti ad Agrigento è presente solo lo stile Dorico), le sue colonne gravano direttamente  su quattro gradoni, costruite con venti scanalature e quattro tamburi. Il perimetro è costituito da sei colonne su un lato e tredici sull’altro.
Le venticinque Colonne  rimanenti sono state rialzate nel 700 e più volte restaurate. All’ interno del Tempio abbiamo il Pronao, la Cella o Naos, e l’Opistodomo. Nella cella sono evidenti le tracce dell’ incendio causato dai Cartaginesi nel 406 a.C. L’ingresso di ogni  Tempio e dell’altare si trovano nella parte orientale.

domenica 15 maggio 2011

Egitto - Monastero di Santa Caterina

Il Monastero di Santa Caterina o Monastero della Trasfigurazione o in greco Μονὴ τῆς Ἁγίας Αἰκατερίνης è un monastero del VI secolo situato ai piedi del monte Sinai in Egitto, alla foce di un canyon inaccessibile. Dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, è il più antico monastero cristiano ancora esistente. Nel 2002 è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO per la sua architettura bizantina e perché luogo sacro per tre grandi religioni: Cristianesimo, Islam ed ebraismo. Il monastero conserva inoltre una vasta collezione di manoscritti e icone antichissimi. In particolare possiede la più vasta biblioteca di testi antichi bizantini dopo quella della Città del Vaticano: la più grande e la meglio conservata oggi.

Fonte Wikipedia

domenica 17 aprile 2011

Treviso - Canale dei Buranelli

Il canale dei Buranelli è una delle più pittoresche diramazioni del Botteniga che caratterizzano il centro storico. Il toponimo si riferisce ad uno dei ponti che attraversa il corso d'acqua, detto appunto ponte dei Buranelli, nei pressi del quale si trova tuttora un edificio cinquecentesco un tempo dimora e magazzino di commercianti provenienti dall'isola lagunare di Burano. A fianco un antico percorso in acciottolato.
E' senz'altro uno dei posti più pittoreschi di Treviso.

giovedì 31 marzo 2011

Riva del Garda - Strada del Ponale

La strada del Ponale è una vecchia strada che risale la valle del torrente Ponale, collegando il Lago di Ledro con Riva del Garda. Costruita a metà del XIX secolo è stata utilizzata per il traffico fino al 1992. Dal 2004 è divenuta pista ciclabile e sentiero apprezzato da moltissimi escursionisti.

Fonte Wikipedia

sabato 12 marzo 2011

Siria - Aleppo - Entrata della Cittadella

Seconda città della Siria e una delle più antiche città del mondo. Si trova a nord-ovest del Paese sull'altopiano siriano settentrionale.
Aleppo è anche detta la "città grigia" (esh-Sheba) a causa del caratteristico colore delle case costruite con roccia calcarea. Questo soprannome è invece completamente inadatto a descrivere il "carattere" di questa città, che grazie alla sua posizione, era il crocevia delle strade carovaniere tra Mesopotomia, Turchia, Arabia e mar Mediterraneo, e quindi punto di incontro tra varie culture. Infatti Aleppo è abitata da varie etnie: arabi, turchi, armeni e, inoltre, si mescolano diverse religioni che quindi la rendono molto "colorata" per la diversità di usi e costumi che si trovano in questa grande città.
Si può ammirare la totalità della città dalla cittadella, da dove lo sguardo spazia sui tetti dai quali sbucano i minareti delle moschee. Da non perdere una visita al suq, nei sui 12 chilometri di stradine si viene avvolti dagli odori delle spezie, i colori delle stoffe e dal rumore della folla in movimento tra i numerosissimi negozietti.

domenica 27 febbraio 2011

Egitto - Sharm el Sheikh - Naama Bay


Il Mar rosso è tradizionalmente chiamato “l’acquario di Allah” ed ogni turista potrà apprezzarne le varie sfaccettature immergendosi in qualunque sua baia o insenatura. L’acqua blu, i pesci coloratissimi e le variopinte barriere coralline di Sharm sono l’attrattiva preferita dai turististi che affollano le sue spiagge. I fondali di questo paese, sulla punta meridionale della penisola del Sinai sono i più ambiti per tutti i subacquei, ma non solo. Nella baia di Na'ama ci sono due importantissimi punti di immersione, i Near Gardens e i Far Gardens, la cui caratteristica principale è l’acqua calda, in ogni periodo della stagione turistica.
Fonte www.inegitto.com

domenica 20 febbraio 2011

Russia - Mosca - Piazza Rossa

La Piazza Rossa (in russo: Красная площадь, Krasnaja ploščad') è la piazza principale di Mosca. È adiacente al muro orientale del Cremlino, sede istituzionale del presidente russo. La piazza separa il Cremlino, ex cittadella zarista ed attuale residenza del Presidente della Repubblica Russa, da uno storico quartiere di mercanti, conosciuto come Kitay-gorod. Dato che le principali vie di Mosca nascono da qui e vanno in ogni direzione (divenendo poi autostrade una volta fuori dalla città), la Piazza Rossa è considerata la piazza centrale di Mosca e di tutta la Russia. Il nome "piazza rossa" non deriva né dal fatto che gli edifici e le costruzioni attorno ad essa sono per lo più di colore rosso, né dal collegamento fra il colore rosso e l'ideologia comunista. In realtà, il nome deriva dalla parola russa красная (krasnaja), che significa sia "rosso" sia "bello": l'aggettivo fu originariamente applicato (col significato di "bello") solo alla Cattedrale di San Basilio, e successivamente esteso alla piazza in cui essa sorgeva. Si ritiene che la piazza abbia acquisito il suo nome attuale nel XVII secolo (in precedenza, essa era chiamata Požar, ovvero "posto bruciato", poiché gli edifici in legno che vi si affacciavano erano facilmente soggetti agli incendi). Sulla piazza vi sono alcuni monumenti storici noti in tutto il mondo, come, ad esempio, la bellissima cattedrale di S. Basilio, costruita nel 1556 dallo zar Ivan IV il Terribile per celebrare la conquista dei nuovi territori (il khanato di Kazan). Davanti alla cattedrale si trova il monumento agli eroi nazionali Kuzma Minin e Dmitrij Požarskij, i quali nel 1612 sconfissero e cacciarono da Mosca gli invasori polacchi. Vicino al monumento vi è una piattaforma elevata, la cosiddetta Lobnoe Mesto, che fu usata in alcuni casi per esecuzioni, ma soprattutto per le cerimonie religiose solenni davanti alla cattedrale e per annunciare vari decreti. Interessante anche il museo di storia russa che si trova dall'altra parte della piazza. Tra i monumenti sovietici più interessanti ci sono il mausoleo di Lenin e i magazzini statali GUM. Il GUM è un edificio di notevole bellezza e si compone di tre piani di boutique di grandi firme. Oggi dopo il restauro è frequentato soprattutto dai moscoviti ricchi. Il tetto è di vetro, all'interno vi sono una grande fontana e anche molti caffè. Il più famoso monumento del periodo sovietico è il mausoleo di Lenin. Lenin morì nel 1924 e il mausoleo, costruito appositamente per conservarne la mummia, venne edificato in granito marrone, in forma di piramide con le scale. Durante le parate militari venne usato come tribuna da dove i governanti sovietici salutavano i soldati che sfilavano. Nel 1953 morì Stalin e fu seppellito all'interno del mausoleo; in seguito, negli anni Sessanta, la sua salma fu tolta e collocata dietro il mausoleo, accanto al muro del Cremlino. Quella di Stalin fu la prima di una serie di sepolture accanto al muro del Cremlino: ora tutti i leader del partito comunista (escluso Nikita Khruščёv) sono seppelliti in questo luogo. Dentro le mura sono seppellite anche le personalità più famose dell'Unione Sovietica, come l'astronauta Jurij Gagarin, il generale conquistatore di Berlino Georgij Konstantinovič Žukov, e Nadežda Krupskaja, moglie di Lenin.

Fonte Wikipedia

giovedì 10 febbraio 2011

Gardone Riviera - Il Vittoriale - Teatro

Il Vittoriale degli Italiani è la cittadella monumentale costruita a Gardone Riviera (BS) sulle rive del lago di Garda dal poeta Gabriele D'Annunzio assieme all'architetto Giancarlo Maroni dal 1921 al 1938. Il Vittoriale è, dunque, un complesso di edifici, vie, piazze, teatri, giardini, e corsi d'acqua eretto a memoria della propria vita d'eccezione e delle imprese eroiche degli italiani durante la Grande Guerra. Fra i mediterranei alberi d'olivo e gli svelti cipressi sono collocati i cimeli delle imprese più audaci: il MAS della Beffa di Buccari, l'aereo Ansaldo S.V.A. del volo su Vienna, fino alla prua dell'incrociatore Puglia rimontata su uno sperone roccioso al centro del parco. Nel punto più alto e panoramico del Vittoriale si staglia il profilo del mausoleo, monumento ai caduti di guerra, dove sono sepolti il Comandante Gabriele d'Annunzio ed alcuni fra i legionari che parteciparono all'impresa di Fiume. Nei giardini, confusi fra i tronchi di un boschetto di magnolie si celano i fusti delle colonne e i sedili dell'Arengo; scendendo le terrazze si incontrano la vecchia limonaia e il frutteto. Il teatro all'aperto si profila con lo stupendo fondo dell'azzurro lago; ispirato ai modelli dell'antichità, può contenere fino a 1.500 persone e ancora oggi ospita, nel periodo estivo, eventi teatrali e musicali.         
 
Fonte Wikipedia

sabato 5 febbraio 2011

Marocco - Casablanca - Moschea di Hassan II - Interno

La moschea di Hassan II si erge sull'Atlantico ed è il più grosso edificio religioso al mondo dopo la Mecca, mentre il minareto con i suoi 210 m di altezza è il più alto del mondo. La costruzione è stata ultimata nel 1993, dopo che per cinque anni 6000 artigiani marocchini vi avevano lavorato giorno e notte producendo meravigliosi lavori di intaglio, decorazioni zellij e rilievi in stucco. L'edificio è dotato inoltre di sistemi tecnologici avanzati, soffitto mobile, porte elettriche e pavimento riscaldato.
Progettata dall'architetto francese Michel Pinseau, la moschea può ospitare 25.000 fedeli mentre altri 80.000 possono trovare posto nella spianata all'esterno. La moschea è uno dei pochi edifici religiosi del Marocco aperta anche a chi non è musulmano, dietro congruo pagamento s'intende (nel 2009 al costo di € 11,00). Come si vede dall'immagine, vale la pena di essere visitata anche per sfuggire al rumore e all'aria inquinata della città e gustarsi una fresca aria di mare.

Fonte www.architetturaeviaggi.it

sabato 29 gennaio 2011

Rep. Ceca - Cesky Krumlov

La costruzione della città e del castello iniziò verso la fine del XIII secolo come guado del fiume Moldava importante per gli itinerari commerciali. Nel 1302 sia la città che il castello entrarono sotto il controllo del casato dei Rosemberg. La maggior parte dell'architettura del centro storico e della parte adiacente al castello è da datare dal XIV secolo al XVII secolo, le strutture sono in stile gotico, rinascimentale e barocco. Il nucleo del centro storico è all'interno della curvatura a ferro di cavallo del fiume, con il castello dall'altra parte della Moldava. L'imperatore Rodolfo II comprò Krumau nel 1602 e lo diede a suo figlio Giulio d'Austria e successivamente l'imperatore Ferdinando II lo consegnò al casato degli Eggenberg. Dal 1719 al 1945 il castello fu posseduto dal casato degli Schwarzenberg.
Nel 1806 la città diventò parte dell'Impero Austriaco e nel 1866 dell'Impero Austro-Ungarico. 8662 abitanti vivevano a Krumau in der Moldau nel 1910, comprendenti 7.367 tedeschi e 1.295 cechi.
Dopo la prima guerra mondiale, Krumau dall'ottobre 1918 al settembre 1919 appartenne all'Alta Austria, regione dell'appena nata Austria Tedesca, ma nel 1918 i cechi occuparono la città. Durante il periodo d'interguerra fu parte della Cecoslovacchia. Tra il 1938 e il 1945 fu annessa alla Germania Nazista come parte dei Sudeti. La popolazione di lingua tedesca della cittadina fu espulsa dopo il termine del secondo conflitto mondiale e Český Krumlov fu restituita alla Cecoslovacchia.
Durante il regime comunista della Cecoslovacchia, Krumlov cadde in uno stato d'abbandono, ma dalla rivoluzione di velluto del 1989 fu ristabilita l'antica bellezza della città e ora è una delle maggiori mete vacanziere nella Repubblica Ceca, che attrae turisti soprattutto dalla Germania, Austria e dintorni. Nell'agosto nel 2002 la città subì dei danni causati dall'inondazione del fiume Moldava.
Il centro storico della città è patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

Fonte Wikipedia

sabato 22 gennaio 2011

Torino - Basilica di Superga

Torino 1706. La città viene invasa dall’esercito Franco-Spagnolo di Luigi XIV e le milizie piemontesi, insieme alle truppe alleate austriache, si trovano in difficoltà. Il Duca Vittorio Amedeo II e il Principe Eugenio di Savoia-Soisson, che guidano l’esercito locale, salgono sul colle di Superga per osservare dall’alto il campo di battaglia. In una piccola chiesa sul colle, davanti alla Statua della Madonna delle Grazie, il Duca fa un voto: se avesse vinto, avrebbe fatto costruire in quello stesso posto una grande chiesa in onore della Vergine. Dopo una dura battaglia l’esercito nemico viene sconfitto e la città liberata.  Vittorio Amedeo II fa fede al suo impegno, affidando la costruzione del Santuario all’architetto di Corte, Filippo Juvarra. Per realizzare il complesso sarà demolita la chiesa preesistente e abbassato il colle di quaranta metri.  Nel 1717 è posta la prima pietra del Santuario, mentre l’ inaugurazione avviene quattordici anni dopo, nel 1731.

La parte posteriore del complesso basilicale è stata colpita il 4 maggio 1949 dall'aereo in arrivo da Lisbona,   che trasportava la squadra di calcio del Grande Torino: nell'incidente morirono i giocatori e i tecnici della squadra, i giornalisti al seguito e i membri dell'equipaggio. I muri distrutti dall'impatto sono ancora visibili, in quanto si è deciso di non ricostruirli. Oggi il tragico evento è ricordato da un museo all'interno e da una lapide sul retro dell'edificio, meta di pellegrinaggi di sportivi e non; ogni 4 maggio infine si celebra una messa solenne in ricordo delle vittime.

Fonte Wikipedia

domenica 16 gennaio 2011

Forte Belvedere - Gschwent

Forte Belvedere-Gschwent fu realizzato dal Genio militare autroungarico sotto la direzione del tenente Rudolf Schneider nel quadriennio 1908-12 ed aveva il compito di difendere Trento in un settore particolarmente sensibile ad eventuali attacchi italiani. Con una guarnigione di circa 200 soldati sotto la guida di un tenente, la fortezza assolse pienamente alla propria funzione difensiva e di supporto alle azioni militari offensive. Sebbene sottoposto ai pesanti bombardamenti provenienti dalle artiglierie italiane di posta a Porta Manazzo, Campolongo e Campomolon, seppe resistere malgrado i danni subiti: infatti, non appena i bombardamenti cessavano, i soldati del forte provvedevano al ripristino delle strutture lesionate. Nel solo primo anno di guerra la fortezza ricevette più di mille colpi di grosso calibro, alcuni dei quali riuscirono a forare le strutture blindate, ed il 16 maggio 1916 l’esplosione di una granata italiana causò la morte di 9 soldati ed il ferimento di 18 loro compagni. Diversamente da quanto avvenne per le altre fortezze, demolite negli anni Trenta per recuperare il ferro in esse contenuto, Belvedere-Gschwent sfuggì alla distruzione postbellica per decreto del re Vittorio Emanuele III. Di proprietà del Comune di Lavarone, che nel 2002 ha provveduto ad un accurato restauro e all’allestimento di percorsi tematici, oggi la fortezza si presenta al visitatore quale museo degli eventi più drammatici della Grande Guerra 1914-18. Belvedere-Gschwent è testimonianza unica ed imprescindibile di un conflitto che sconvolse l’Europa. Il forte Belvedere è adibito a museo della prima guerra mondiale

 Fonte www.fortebelvedere.org

giovedì 6 gennaio 2011

Siria - Apamea - Il Cardo


Apamea è situata sulla riva destra dell’Oronte, a 55km a nord-ovest di Hama, sull’ altopiano di Gahab. Fu costruita da Seleucos Nikator, primo re seleucida (300 a.C.), in onore di sua moglie Afamia. La città fiorì e la sua popolazione raggiunse il numero, ragguardevole per il tempo, di mezzo milione. Nell’era Cristiana Apamea divenne un centro di studi filosofici; in particolare vi si affermò il monofisismo (la affermazione della natura unica di Cristo). Molti dei resti di Aphamea sono di epoca romana e bizantina. Dell’antica città restano le alte mura, lo splendido colonnato, il più lungo del mondo, che misura 2km circa di lunghezza ed 87m di larghezza. Il caravanserraglio costruito dai Turchi nel XVI è oggi trasformato nel museo archeologico, dove sono conservati i mosaici di Apamea.
Fonte www.orientamenti.it

sabato 1 gennaio 2011

Rep. Ceca - Praga - Municipio di Staré Mêsto

La storia di questo edificio ha inizio nell'XII sec. e prosegue ininterrotamente, tra ampliamenti danneggiamenti, distruzioni e ricostruzioni, sino all'ultimo restauro avvenuto tra il 1978 ed il 1981. Ad un primo nucleo del 1338 fu aggiunta (1364) la torre; in precedenza (1360) era stata costruita la casa Kriz, oggi contrassegnata dalla vivace tinteggiatura e dall'epigrafe Praga caput regni. Gravi danni furono inferti al complesso, al termine del secondo conflitto mondiale. La sala consiliare ha mantenuto il suo carattere gotico della seconda metà del XV secolo. La vasta sala delle riunioni custodisce pitture di V. Brozik (Jirì da Podêbrad eletto re di boemia, J. Hus di fronte al Concilio di Costanza). La sommità della Torre del Municipio, raggiungibile in ascensore, dischiude, dall'alto dei suoi 69m. un suggestivo panorama.
Fonte libraria
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