Siti

lunedì 27 dicembre 2010

Siria - Hama - Norie

Hama è una città della Siria centrale, a circa 150 km a sud di Aleppo. Attraversata dal fiume Oronte, Hama (che s'avvicina ai 200.000 abitanti) risale all'epoca ittita. Diventò poi un importante centro arameo verso gli inizi del II millennio a.C., tanto da essere ricordata nella Bibbia col nome di Hamath.
Ad Hama ci si ferma per ammirare le "norie", gigantesche ruote idrauliche, che, dall'epoca seleucide, sollevano le acque dell'Oronte per condurle con apposite condotte aeree alle abitazioni della città.
La noria è costituita da una grande ruota, del diametro di alcuni metri (20 m circa), pescante con la parte inferiore in un fiume o canale. Sulla ruota sono montate delle pale per mezzo delle quali la noria è messa in rotazione dalla corrente d'acqua, e dei secchi o tazze che si riempiono d'acqua. Quando i secchi giungono nella parte superiore della ruota svuotano il loro contenuto in una vasca di raccolta che si raccorda con un canale di trasporto costruito al di sopra di un'arcata. L'acqua viene così trasportata alle abitazioni.

domenica 26 dicembre 2010

Firenze - Campanile di Giotto

Il Campanile di Giotto è alto circa 85 metri e largo circa 15 metri ed è tra le più grandi testimonianze dell'architettura gotica fiorentina del XIII Secolo. Il Campanile di Giotto di Firenze è rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano il Duomo; il campanile fu iniziato da Giotto nel 1334. Dopo la morte di Giotto (nel 1337) il progetto fu continuato da Andrea Pisano, che finì i primi due piani rispettando il progetto di Giotto; il campanile si abbellì con le decorazioni esterne grazie anche all'intervento di Alberto Arnoldi. I lavori furono poi interrotti per 2 anni (dal 1348 al 1350) e successivamente il Campanile di Giotto fu portato a termine nel 1359 (dopo gli anni della peste a Firenze) da Francesco Talenti. Sempre il Talenti poi completò l'oper costruendo una grande terrazza rivolta verso l'esterno a più di 400 scalini da terra che fa da tetto panoramico.

giovedì 23 dicembre 2010

Marocco - Marrakech

Marrakech (in arabo مراكش, traslitterato Marrākiš) è una città del Marocco situata al centro-sud del Paese, a circa 150 km dalla costa dell'oceano atlantico. Abbastanza vicina alle montagne dell'Alto e del Medio Atlante, in linea d'aria dista circa 50 km dal massiccio del Djebel Toubkal (in lingua tamazight Ighir n Tugshal, 4.165 m s.l.m.), la cima più elevata del Marocco.
Fonte Wikipedia

domenica 19 dicembre 2010

Egitto - Assuan - Nilo

Il Nilo (arabo: نهر النيل, Nahr al-Nīl) è un fiume nordafricano lungo 6.671 km. Era il fiume più lungo del mondo, infatti il più lungo , da recenti verifiche, è risultato essere il Rio delle Amazzoni. Il Nilo possiede due grandi affluenti, il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro. Quest'ultimo contribuisce con un maggior apporto di acqua e di limo fertile, ma il primo è il più lungo. Il Nilo Bianco nasce nella regione dei Grandi Laghi dell'Africa centrale, con le fonti che si spingono fino al Ruanda, scorre poi verso nord e attraversa la Tanzania, il Lago Vittoria, l'Uganda e il Sudan meridionale. Il Nilo Azzurro invece ha le sue fonti nel Lago Tana in Etiopia, e scorre attraverso il Sudan sud-orientale. I due fiumi s'incontrano e si fondono vicino alla capitale sudanese Khartoum. La sezione settentrionale del fiume scorre quasi interamente attraverso il deserto, dal Sudan all'Egitto, un paese la cui civiltà è dipesa dal fiume fin dai tempi antichi e più remoti. La maggior parte della popolazione egiziana e tutte le sue città (con l'eccezione di quelle situate lungo la costa) si trovano lungo la valle del Nilo a nord di Assuan, e quasi tutti i siti storici e culturali dell'Antico Egitto si trovano lungo le sponde del fiume. Alla fine il Nilo si dirama in un grande delta e sfocia nel Mar Mediterraneo. Dalle sorgenti al delta il Nilo attraversa sei paesi africani: Burundi, Ruanda, Tanzania, Uganda, Sudan ed Egitto, ma il suo bacino idrografico include porzioni della Repubblica Democratica del Congo, Kenia, Etiopia ed Eritrea.
Fonte Wikipedia

sabato 18 dicembre 2010

Lago Smeraldo

Il lago Smeraldo, si trova a Fondo a nord della valle a m.1001 ed ha una superficie di 10 mila metri quadrati. E’ un bacino artificiale che, inserito nell’ambiente alpino della zona, ne aumenta il fascino e la bellezza; realizzato in tempi recenti (1964) sbarrando il corso del Rio Fondo, il lago è diventato l’orgoglio della comunità. Il lago offre una spiaggietta per chi vuole rilassarsi al sole o rinfrescarsi nell'acqua del lago. Al lago si può tranquillamente arrivare in macchina ma particolarmente suggestivo è raggiungere il lago a piedi dall’abitato di Fondo. La stretta valle dei Molini – passeggiata del Burrone - è l'angusta forra lunga 300 m e profonda 60m, che collega il centro paese (dalla chiesa parrocchiale) al lago. E’ uno spettacolare orrido inciso dal rio Sass con concrezioni, marmitte dei giganti e fossili. Il sentiero ricavato nella roccia e attrezzato con comode passerelle è anche illuminato nelle ore notturne. Lungo il tracciato si può ammirare un antico lavatoio, il ponte romano, la ricostruzione di un vecchio mulino.

giovedì 16 dicembre 2010

Sass Pordoi 2.950 mt. - Paesaggio lunare

È uno di quei luoghi che esprimono la maestosità della natura, l’immensità del cielo, la dimensione dell’uomo… Ci sono turisti provenienti da ogni parte del mondo che ogni anno percorrono migliaia di chilometri per arrivare fin quassù in cima al Sass Pordoi, la più incredibile terrazza naturale sulle Dolomiti raggiungibile con la moderna funivia che dal Passo Pordoi, in 4 minuti di rapida salita, porta ai 2.950 m. della sommità. Già dalla stazione a valle della funivia vi troverete di fronte allo spettacolo di una delle più belle formazioni rocciose delle Dolomiti: il Sass Pordoi, poggiato su di un tondeggiante piedistallo erboso quasi sospeso sopra un enorme ammasso di detriti rocciosi sgretolatisi negli anni dalla roccia madre che maestosa ed impassibile sovrasta tutto il paesaggio. Durante la salita avrete il piacere di trovarvi “vis a vis” con questa montagna di infinita bellezza, vi sembrerà di poterne toccare le sporgenze, è una salita verticale che permette di percepire ogni rilievo, ogni ansa della montagna e di osservare gli alpinisti che la affrontano percorrendo alcune delle più belle vie attrezzate di questa zona, una su tutte la Via Maria” aperta nel 1932 dal “Diavolo delle Dolomiti” Tita Piaz. All'uscita della funivia troverete l'incredibile terrazza naturale sospesa fra le montagne dove nelle giornate di sole ci si può sdraiare proprio come in riva al mare. Ed il mare c’era anche qui un tempo, quel mare primordiale che si è ritirato migliaia di anni fa fermando il tempo sulle pareti delle montagne che ora dominano incontrastate il paesaggio rendendolo inconfondibile mentre allora erano solamente degli scogli sommersi. Da  qualunque lato del Sass Pordoi il vostro sguardo si levi, godrete di un panorama veramente a 360°su tutte le principali vette dolomitiche: dalla conca d’Ampezzo, alla Marmolada, dalle Pale di San Martino al Sassolungo, fino alle propaggini meridionali dei gruppi dell’Ortles, del Cevedale e delle Alpi svizzere ed austriache. Collegato alla funivia troverete l’accogliente Rifugio Maria con Bar, Ristorante e Self-service dove sarà un piacere indimenticabile consumare il pranzo comodamente seduti a gustare i piatti tipici della cucina dolomitica regalandovi l’ebbrezza di questo panorama mozzafiato. Per gli sportivi il Sass Pordoi è il luogo ideale per importanti escursioni verso il Piz Boè, per la traversata del Gruppo del Sella verso i Passi Gardena e Campolongo e per la discesa verso Colfosco attraverso la Val Mezdì.
 

mercoledì 15 dicembre 2010

Rodi - Palazzo del Gran Maestro - Entrata Sud

Il Palazzo del Gran Maestro fu costruito nel XIV secolo, trasformato in galera nel periodo ottomano e andò distrutto nel 1856 per l'esplosione di una polveriera alloggiata nella chiesa di San Giovanni, che sorgeva nella parte opposta della piazza. Fu innalzato di nuovo negli anni del dominio italiano; la ricostruzione finì nel 1940, poco prima che gli italiani lasciassero l'isola. L'ingresso con le sue imponenti torri è uno dei pochi elementi originali. Al suo interno presenta un grande cortile porticato; i suoi interni sono lussuosamente decorati. In un angolo della via dei Cavalieri si trova il primo ospizio dei Cavalieri, la cui costruzione durò dal 1440 al 1489; oggi è la sede del Museo archeologico.
Fonte Wikipedia

martedì 14 dicembre 2010

Torino - Piazza San Carlo

Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze di Torino; può essere definita come il cuore pulsante del capoluogo Via Roma, che la collega a Piazza Castello e a Piazza Carlo Felice. piemontese. Lunga 168 metri e larga 76, la piazza ha una superficie di 12.768 metri quadrati; è inserita all'interno dell'asse viario di
Nel corso della storia ha preso i nomi di Piazza Reale, Piazza d'Armi e poi, nel periodo napoleonico, Place Napoléon.[1]San Carlo Borromeo, come una delle due chiese gemelle, il santo Arcivescovo di Milano che ebbe per la Sindone una particolare devozione. Emanuele Filiberto infatti fece portare il Sacro Lino a Torino nel 1578 per abbreviare il pellegrinaggio che, a piedi, Carlo Borromeo avrebbe dovuto condurlo a Chambéry per venerarlo. Dal 1618, è dedicata a
È consueto palcoscenico di diversi avvenimenti storici e sociali. In questa piazza, in occasione dell'Ostensione della Sindone, la mattina del 2 maggio 2010 il papa Benedetto XVI ha incontrato la cittadinanza di Torino ed ha celebrato la messa; nel pomeriggio, il pontefice ha presieduto l'incontro con i giovani piemontesi, prima di recarsi al duomo di Torino, per venerare la Santa Sindone, e successivamente alla Piccola Casa della Divina Provvidenza.
Fonte Wikipedia

lunedì 13 dicembre 2010

Isola d'Ischia - Castello Aragonese

Il Castello Aragonese è una fortificazione che sorge su un isolotto di roccia trachitica posto sul versante orientale isola d'Ischia, collegato per mezzo di un ponte in muratura lungo 220 m all'antico Borgo di Celsa, oggi conosciuto come Ischia Ponte.  / 40.73111; 13.96528 L'isolotto su cui è stato edificato il castello deriva da un'eruzione sinattica avvenuta oltre 300.000 anni fa. Raggiunge un'altezza di 113 metri sul livello del mare e ricopre una superficie di circa 56.000 m2. Geologicamente è una bolla di magma che si è andata consolidando nel corso di fenomeni eruttivi e viene definita cupola di ristagnoAl castello si accede attraverso un traforo, scavato nella roccia e voluto verso la metà del quattrocento da Alfonso d'Aragona. Prima di allora l'accesso era possibile solo via mare attraverso una scala situata sul lato nord dell'isolotto. Il traforo è lungo 400 metri e il percorso è illuminato da alti lucernari che al tempo fungevano anche da "piombatoi" attraverso i quali si lasciava cadere olio bollente, pietre e altri materiali sugli eventuali nemici. Il tratto successivo è una mulattiera che si snoda in salita all'aperto e conduce fino alla sommità dell'isola. Da questa strada si diramano sentieri minori che portano ai vari edifici e giardini. Dagli anni settanta del novecento è anche in funzione un ascensore, il cui percorso è ricavato nella roccia e che raggiunge i 60 metri sul livello del mare.
Fonte Wikipedia

domenica 12 dicembre 2010

Russia - San Pietroburgo - Palazzo d'estate di Pietro I Peterhof - La Grande Cascata

Situato nell'omonima cittadina, a circa 20 chilometri ad ovest da San Pietroburgo, questa reggia comprende diversi e numerosi palazzi, si estende su di una superficie di 607 ettari ed è inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità stilato dall'Unesco.Funse da residenza imperiale fino alla Rivoluzione d'Ottobre, nel 1918 i palazzi divennero musei ma durante la Seconda guerra mondiale Peterhof fu occupato dai soldati nazisti dal 1941 al 1944. Tuttavia prima dell'occupazione si riuscì a sgombrare più di 8 mila oggetti dell’arredamento dei palazzi e circa 50 statue, che vennero salvate mentre il complesso fu quasi completamente distrutto da bombardamenti e combattimenti vari. Dopo la guerra incominciò la ricostruzione di Peterhof, che prosegue tuttora. Nel 1945 fu aperto il Parco Inferiore, nel 1946 1947 fu costruita una copia della scultura Sansone, nel 1952 fu iniziata la ricostrizione del Palazzo Grande, il 17 maggio 1964 vennero aperti al grande pubblico le prime sale dei musei di Peterhof, che attualmente è una delle mete più visitate da turisti, sia russi, sia stranieri. riaprirono le fontane. La tenuta di Peterhof comprende il parco superiore, il parco inferiore e il parco di Aleksandra, che occupano un'area di circa 607 ettari. Oltre ai numerosi palazzi e alle molte fontane, vi sono viali alberati, sentieri immersi nei boschi e che dominano il Mar Baltico. Le Blond progettò la tenuta del Gran palazzo secondo il formale stile francese, con aiuole geometriche, sculture, chioschi e pergolati. Piante e arbusti, tra i quali alberi di vischio, olmi, aceri e roseti, vennero importati sia dalla Russia sia dall'estero.

Fonte Wikipedia

sabato 11 dicembre 2010

Marocco - Casablanca - Kenzi Tower Hotel

Il Kenzi Tower Hotel gode di una posizione centrale nel cuore di Casablanca, una città dai mille volti, in cui ci si può dedicare a diverse attività quali affari, shopping, turismo e svago. E' il miglior albergo di tutta Casablanca. Da qui si gode di una splendida vista panoramica sulla città, sul porto e sulla Moschea Hassan II.

venerdì 10 dicembre 2010

Parco Grotta Cascata Varone

La cascata del Varone si può osservare da due diverse posizioni e con due diverse scenografie. La prima è in basso ed è la grotta inferiore: di quì si osserva la cascata nella sua fase finale. Il secondo punto di osservazione è a 40 mt. più in alto, ed è la grotta superiore dalla quale si può ammirare la cascata nel pieno della sua caduta. La costruzione che funge da ingresso alla cascata del Varone fu progettata da un architetto molto in voga da queste parti all'inizio del 1900. Era l'architetto Maroni, lo stesso che proprio in quegli anni firmò il progetto del Vittoriale (la villa a Gardone di Gabriele D'Annunzio). Un pizzico di storia aleggia quindi in quei primi dieci scalini che si salgono per portarsi verso la cascata. Una volta sbuca dal retro della costruzione, ci troviamo all'aperto. Siamo in un parco naturale privato, conservatosi intatto negli anni, grazie all'ottimo lavoro di manutenzione e di cura di coloro che hanno gestito la cascata. Un lavoro iniziato circa un secolo e mezzo addietro con la costruzione delle prime infrastutture. Prima di allora (1874) infatti la cascata non era visitabile. Non c'erano i sentieri che oggi permettono di addentrarsi e arrampicarsi lungo la montagna.

Fonte Parco Grotta Cascata Varone 


giovedì 9 dicembre 2010

Lago di Garda da sentiero Busatte - Tempesta

Sentiero Busatte-Tempesta: Lo splendido sentiero naturalistico a balcone sul lago di Garda è stato inaugurato di recente ed aperto agli escursionisti. Dal Parco delle Busatte che sovrasta l'abitato di Torbole, si arriva in un'ora e mezza circa, attraversando paesaggi mozzafiato, fino a Tempesta, località che ai tempi dell'Impero Austroungarico segnava il confine con l'Italia. Il sentiero è un'ardita realizzazione, con tratti a sbalzo superabili grazie ad una scala di ferro fissata direttamente in roccia ed altri lungo sentieri tracciati grazie al lavoro del corpo dei Vigili del Fuoco; un'escursione che è quindi accessibile a tutti in estrema sicurezza. La spettacolare passeggiata vista lago si snoda per quattro chilometri a mezza costa, supera due costoni, Corno di Bò e Salt de la Cavra, con scalinate di ferro per quasi 400 gradini. Il percorso è caratterizzato da aspetti geologici, floreali e paesaggistici straordinari. Le scalinate metalliche non si prestano ad essere percorse in mountain bike. L'escursione è stata dotata anche di un comodo ritorno verso Torbole grazie agli accordi tra APTV e amministrazione comunale di Nago Torbole.

Fonte Comune Nago - Torbole 


























martedì 7 dicembre 2010

Egitto - Monte Sinai

Il Monte Sinai con i suoi 2.285 metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo il Monte Caterina (2.637 m.) che si trova a circa 5 km a sud-ovest.
Ci sono due percorsi per raggiungere la cima del monte. Il primo, conosciuto come Siket El Bashait, è più lungo e meno ripido. La salita è possibile a piedi o in cammello con la guida di beduini locali. Il tempo approssimativo a piedi è di circa due ore e mezza. Il secondo percorso, conosciuto come Siket Sayidna Musa, è più diretto e ripido e parte direttamente dietro il monastero. Questo percorso misura circa 3750 passi detti passi della penitenza.

Fonte Wikipedia

Egitto - Discesa dal Monte Sinai

Ai piedi del Monte Sinai sorge il monastero di Santa Caterina, fatto erigere dall'imperatore Giustiniano nel 527, nel luogo in cui secondo la tradizione Dio si sarebbe manifestato a Mosè entro un roveto "ardente" che bruciava senza consumarsi e che la tradizione identifica in un rigoglioso rovo (Rubus spp) qui ancora coltivato. Il monastero occupa una posizione particolarmente suggestiva, ed è meta di pellegrinaggi e di visite turistiche, trovandosi a un paio di ore di strada (agevole) da una località balneare come Sharm El Sheikh e meno ancora da altre.
Sulla cima del monte si trova una cappella greco-ortodossa, costruita nel 1934 sulle rovine di una chiesa del XVI secolo, non aperta al pubblico. Secondo la tradizione la cappella racchiude la roccia da cui Dio fece le Tavole della Legge. Nei pressi si trova anche la Grotta di Mosè, dove si suppone che Mosè avesse aspettato di ricevere le tavole dei Dieci Comandamenti.

Fonte Wikipedia


venerdì 29 ottobre 2010

Val Ridanna - Miniera di Monteneve

Il bacino di estrazione del Monteneve in Alto Adige si trova a una altezza di 2000 fino a 2500 m nella montagna che divide la Val Ridanna dalla Val Passirio.
L'epoca esatta dell'inizio delle attività estrattorie si perde negli albori della storia, certa è la prima menzione scritta ("Argentum Bonum De Sneberch") risalente all'anno 1237.
L'argento estratto probabilmente servì ai Conti del Tirolo per la coniatura delle monete.
Il momento di maggior splendore venne raggiunto intorno al 1500 con l'impiego di 1000 minatori in ca 70 gallerie intenti all'estrazione di argento e galena. Diverse famiglie di commercianti tirolesi ed in primo luogo i Fugger di Ausburgo entrarono in possesso, con l'attività di estrazione, di un enorme ricchezza.
Anche la vicina cittadina di Vipiteno raggiunse in quel tempo l'apice delle attività commerciali e culturali. Testimonianza e ricordo di quei tempi è anche la cappella dei minatori di S. Maddalena in Ridanna, un vero capolavoro del tardo gotico. Dal 1871 in poi si iniziò l'estrazione dello zinco, presente in grande quantità. Il paesino S. Martino sul Monteneve ebbe in quel periodo il momento di maggior espansione, con tanto di scuola ed associazione varie.  Le estreme condizioni clumatiche del vivere a quella quota associato al durissimo lavoro nella montagna, richiesero un notevole contributo di vite umane. il catastrofico rogo nel giugno del 1967 distrusse completamente il paese, segnandone la fine. Da quel giorno i minatori vissero a Masseria, dove dal 1871 si trovava anche l'impianto d'arricchimento del minerale. da lì vennero trasportati con una funivia attraverso la Valle di Lazzago fino alla "Poschhaus" per poi raggiungere il loro posto di lavoro con un trenino attraverso i 3,5 km della galleria "Poschhaus". Solo nel dicembre del 1979 la scarsa rendibilità della miniera Monteneve costrinse i proprietari, dopo 800 lunghi anni di storia mineraria a chiudere la miniera.

Dal sito ufficiale Ridanna - Monteneve

sabato 14 agosto 2010

Gurundin Alm - Malga Corandin - Corno Nero 2439m

Il Corno Nero, straordinario punto panoramico sulla Valle di Fiemme e sulle vette del Lagorai e del vicino Latemar-Cornon, si eleva a nord degli abitati di Daiano, Varena e Carano in Val di Fiemme. Si tratta dell'elevazione più importante nel sottogruppo del Lavazè-Oclini, immediatamente ad ovest del Gruppo Cornon - Latemar. Se i versanti meridionali digradano profondamente nella Val di Fiemme, quelli settentrionali chiudono l'elevato altipiano degli Oclini che giace a quota 2000m circa fra il Passo degli Oclini (1989m) ad ovest e il Passo Lavazè (1812m) ad est. È proprio nel versante settentrionale che si trova l'accesso più battuto alla vetta attraverso il sentiero 582 proveniente dal Passo degli Oclini. Il Corno Nero deve il suo nome alla sua composizione geoligica fatta di rocce porfiriche, di colorazione molto scura. Data la vicinanza al Passo degli Oclini, raggiungibile in auto, e alla sua panoramicità il Crono Nero è una mèta molto ambita dagli escursionisti in estate che possono raggiungere la cima con una camminata di poco meno di 500m di dislivello.

Fonte sport.infotrentino
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