PALE DI SAN MARTINO
Guglie aguzze, spigoli affilati come coltelli, superbe cattedrali di pietra, torri altissime le cui cime si perdono nel cielo: ecco le Pale di San Martino, maestose ed eleganti montagne di corallo. La storia geologica delle Pale inizia circa 300 milioni di anni fa. In un mare tranquillo e poco profondo enormi colonie di coralli si moltiplicarono fino a costruire scogliere di oltre mille metri di altezza. Dopo l’emersione, queste barriere coralline furono modellate dagli agenti atmosferici fino a definire le forme aguzze e tormentate che oggi caratterizzano il panorama. Il nome ‘dolomia’ (quella delle Pale è per la precisione Dolomia dello Sciliar) è un omaggio allo scopritore, il marchese Déodat de Dolomieu, che nel 1788 durante un viaggio nelle nostre montagne ne scoprì la composizione (doppio carbonato di calcio e magnesio). Fin dal secolo scorso la loro austera bellezza incuriosì viaggiatori ed alpinisti stranieri.
BAITA SEGANTINI
E' diventata, grazie alla bellezza che esprime e alla sua storia, una meta obbligata per il turismo di montagna. La sua posizione strategica la pone al centro di una moltitudine di sentieri che si dipanano in ogni direzione. Da qui è soprattutto raggiungibile la Val Venegia, il rifugio Mulaz, il Castellazzo e Punta Rolle. Per raggiungere Baita Segantini è possibile lasciare la macchina a Passo Rolle e salire a piedi per la strada sterrata passando per Capanna Cervino, la distanza dal passo è di 3Km ed il dislivello è di 200mt.
Fonte www.sanmartino.com / www.passorolle.net
Fonte www.sanmartino.com / www.passorolle.net