Il Lago di Costalovara (Wolfsgrubener See), che deve il suo nome
all'omonimo borgo, viene abbracciato da un fitto bosco che giunge fino
alla riva del lago. È raggiungibile lungo la strada che porta a
Soprabolzano e la frazione di Costalovara, a ca. 17 km di distanza da
Bolzano. Il lago, creatosi naturalmente due secoli fa, è stato
accresciuto in maniera artificiale per poter sfruttare più ampie riserve
d'acqua per azionare i mulini e le segherie nei dintorni. A causa
dell'assenza di immissionari naturali, nei periodi di siccità il Lago di
Costalovara è soggetto di un forte calo del livello dell'acqua. Per
questo motivo, da alcuni anni, una tubazione di 5 km preleva acqua dal
Rio d'Auna ed alimenta il lago. Il Rio Mulino che sfocia nell'Isarco, lo
prosciuga. Nei giorni caldi d'estate, il Lago di Costalovara è
un'amata meta per rilassarsi e godere un rinfrescante tuffo nell'acqua.
Sulla lingua di terra che sembra dividere il lago in due parti, si trova
un hotel. Secondo l'associazione ambientalista italiana Legambiente, il
Lago di Costalovara, assieme al famoso Lago di Braies in Val Pusteria, è
uno dei 10 laghi più puliti d'Italia. D'estate, la temperatura media
dell'acqua varia tra i 22 ed i 24° C. D'inverno invece, il lago è
ghiacciato ed offre quindi perfette condizioni per un giro con i
pattini.
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sabato 11 novembre 2023
Alto Adige - Renon - Lago di Costalovara
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lunedì 19 settembre 2022
Alto Adige - Lago di Anterselva
Il Lago di Anterselva costituisce lo scenario più spettacolare dell'omonima valle nella provincia di Bolzano. Questo lago alpino, incastonato tra le meravigliose vette del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina
e caratterizzato da acque con riflessi verde-turchese, è situato a
1.642 metri di altitudine e rappresenta una delle mete più popolari
della Val Pusteria. Sebbene le sue dimensioni lo rendano il terzo lago
naturale più grande dell'Alto Adige, un percorso permette di effettuarne
il giro completo. L'attacco del sentiero del Lago di Anterselva in Val
Pusteria, si trova nelle sue immediate vicinanze, presso il parcheggio
della baita Tirolerhütte. È possibile iniziare l'escursione intorno al
lago anche dal parcheggio del Centro Biathlon, situato a soli 4 minuti a
piedi. Seguite le indicazioni in senso orario. Il sentiero naturalistico
è costellato da numerosi pannelli informativi sapientemente allestiti,
che illustrano la flora e la fauna locale, le differenze tra le varietà
di pigne e i tipi di roccia, spiegando inoltre che cosa succede durante
una valanga, e quali specie di pesci popolano le acque del lago. Qui
troverete sicuramente molte risposte interessanti alle vostre domande.
La durata del percorso è di circa 1,5 - 2 ore ed è adatto ad adulti e
bambini, in quanto percorribile anche con i passeggini.
Fonte www.anterselva.net
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mercoledì 25 agosto 2021
Alto Adige - Lago di Carezza
Un lago che si tinge di colori sempre nuovi e dove, secondo la leggenda, vive una splendida ninfa.
Un lago dall’acqua cristallina nella quale di prima mattina e al calare
del sole si specchiano i giganti delle Dolomiti, il Latemar e il
Catinaccio. Sulle sponde di questo lago si soffermano i turisti,
ammaliati da cotanta bellezza senza pari. Questo è il Lago di Carezza:
il Lago delle Favole delle Dolomiti. O, come lo chiamano i Ladini, il
Lec de Ergobando, ovvero il Lago Arcobaleno.
Fonte www.eggental.com
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sabato 26 marzo 2016
Alto Adige - Lago di Braies
Il lago di Braies è un piccolo lago alpino situato in Val di Braies (una valle laterale alla Val Pusteria) a 1.496m. s.l.m. nel comune di Braies (BZ), a circa 97 km da Bolzano. In estate il Lago di Braies è di colore smeraldo, in
inverno è coperto da una coltre di ghiaccio e neve. Il lago, in ogni
stagione dell'anno, é il punto di partenza per passeggiate, alpinismo,
gite con le racchette di neve, ecc… Anche gli appassionati del Nordic
Walking avranno la possibilità di trovare numerosi percorsi nelle
immediate vicinanze.
Fonte Wikipedia e www.altapusteria.info/it
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domenica 15 giugno 2014
Vipiteno - Torre delle Dodici
La torre civica di Vipiteno, alta 46 m, conosciuta da tutti come “Torre
delle dodici”, segna il confine verso nord tra città nuova e città
vecchia. Fu costruita negli anni 1468 – 1472 e pare che il Duca Sigmund
von Tirol abbia posato di persona la prima pietra. Dopo l’incendio che
distrusse nel 1867 la parte alta della torre, nel 1868 la precedente
cupola a cuspide venne sostituita con un frontone merlato. La “Torre
delle dodici” che era la sede della guardia del fuoco, è considerata il
simbolo della città.
Fonte www.vipiteno.com
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mercoledì 13 marzo 2013
Castel Tirolo
Castel Tirolo è il più importante castello dell'Alto Adige e, si può dire, dell'intera regione alla quale la famiglia gentilizia del Tirolo ha dato il nome. Dominante sulla conca di Merano ma anche sull'imboccatura della Val Venosta e sulla Val d'Adige, il maniero avito dei Conti di Tirolo fu edificato a partire dal 1138,
probabilmente su strutture precedenti, in quella che fu una delle
posizioni più strategiche per il controllo del passaggio di truppe e
convogli. L'insolita forma architettonica lasciava intendere già da
lontano la potenza della casata che lo abitava e che aveva riunito sotto
di sé i vari territori compresi tra la valle dell'Adige e quella
dell'Inn.
Fonte www.suedtirol-it.com
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sabato 15 settembre 2012
I Giardini di Castel Trauttmansdorff
I Giardini di Castel Trauttmansdorff, adagiati ai margini orientali
della città di Merano, in Alto Adige, destano entusiasmo e ammirazione
per la varietà della loro offerta
paesaggistica: su una superficie di 12 ettari, la meta turistica più
amata dell’Alto Adige presenta infatti oltre 80 ambienti botanici, con
piante originarie di ogni angolo del mondo, un calendario delle fioriture in continua evoluzione e impressionanti vedute sulle montagne circostanti.
Fonte www.trauttmansdorff.it
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venerdì 29 ottobre 2010
Val Ridanna - Miniera di Monteneve
Il bacino di estrazione del Monteneve in Alto Adige si trova a una altezza di 2000 fino a 2500 m nella montagna che divide la Val Ridanna dalla Val Passirio. L'epoca esatta dell'inizio delle attività estrattorie si perde negli albori della storia, certa è la prima menzione scritta ("Argentum Bonum De Sneberch") risalente all'anno 1237. L'argento estratto probabilmente servì ai Conti del Tirolo per la coniatura delle monete. Il momento di maggior splendore venne raggiunto intorno al 1500 con l'impiego di 1000 minatori in ca 70 gallerie intenti all'estrazione di argento e galena. Diverse famiglie di commercianti tirolesi ed in primo luogo i Fugger di Ausburgo entrarono in possesso, con l'attività di estrazione, di un enorme ricchezza. Anche la vicina cittadina di Vipiteno raggiunse in quel tempo l'apice delle attività commerciali e culturali. Testimonianza e ricordo di quei tempi è anche la cappella dei minatori di S. Maddalena in Ridanna, un vero capolavoro del tardo gotico. Dal 1871 in poi si iniziò l'estrazione dello zinco, presente in grande quantità. Il paesino S. Martino sul Monteneve ebbe in quel periodo il momento di maggior espansione, con tanto di scuola ed associazione varie. Le estreme condizioni clumatiche del vivere a quella quota associato al durissimo lavoro nella montagna, richiesero un notevole contributo di vite umane. il catastrofico rogo nel giugno del 1967 distrusse completamente il paese, segnandone la fine. Da quel giorno i minatori vissero a Masseria, dove dal 1871 si trovava anche l'impianto d'arricchimento del minerale. da lì vennero trasportati con una funivia attraverso la Valle di Lazzago fino alla "Poschhaus" per poi raggiungere il loro posto di lavoro con un trenino attraverso i 3,5 km della galleria "Poschhaus". Solo nel dicembre del 1979 la scarsa rendibilità della miniera Monteneve costrinse i proprietari, dopo 800 lunghi anni di storia mineraria a chiudere la miniera. Dal sito ufficiale Ridanna - Monteneve |
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sabato 14 agosto 2010
Gurundin Alm - Malga Corandin - Corno Nero 2439m
Il Corno Nero, straordinario punto panoramico sulla Valle di Fiemme e sulle vette del Lagorai e del vicino Latemar-Cornon, si eleva a nord degli abitati di Daiano, Varena e Carano in Val di Fiemme. Si tratta dell'elevazione più importante nel sottogruppo del Lavazè-Oclini, immediatamente ad ovest del Gruppo Cornon - Latemar. Se i versanti meridionali digradano profondamente nella Val di Fiemme, quelli settentrionali chiudono l'elevato altipiano degli Oclini che giace a quota 2000m circa fra il Passo degli Oclini (1989m) ad ovest e il Passo Lavazè (1812m) ad est. È proprio nel versante settentrionale che si trova l'accesso più battuto alla vetta attraverso il sentiero 582 proveniente dal Passo degli Oclini. Il Corno Nero deve il suo nome alla sua composizione geoligica fatta di rocce porfiriche, di colorazione molto scura. Data la vicinanza al Passo degli Oclini, raggiungibile in auto, e alla sua panoramicità il Crono Nero è una mèta molto ambita dagli escursionisti in estate che possono raggiungere la cima con una camminata di poco meno di 500m di dislivello.
Fonte sport.infotrentino
Fonte sport.infotrentino
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