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mercoledì 27 novembre 2024

Marche - Ancona - Fontana del Calamo o delle 13 Cannelle

La fontana del Calamo viene chiamata Fontana delle Tredici Cannelle proprio perché costituita da tredici bocche da cui esce l’acqua. Il toponimo, di derivazione greca (da calamus che sta per “canna”) ci riporta all’ambiente palustre dove era situata nel passato. Non si conosce la data della sua costruzione, ma già nel 1426 fu dotata di serbatoi di raccolta e nel 1438 fu data in uso al Collegio dell’Arte della Lana. È una lunga serie di tredici riquadri separati da volute, incentrati su altrettanti mascheroni da cui esce l’acqua. I mascheroni, di cui 12 bronzei e il centrale in pietra, raffigurano satiri e sileni. Quello centrale è sormontato dal bassorilievo del Cavaliere all’assalto, emblema della città di Ancona. Oltre la fontana monumentale vi è la parte situata più in basso riservata, un tempo, all’abbeveramento degli animali, che conserva un mascherone con sovrastante stemma civico in pietra e poggia su una pavimentazione di basoli, presumibilmente di epoca romana. Oggi la fontana riceve le acque dell’acquedotto cittadino, ma, anticamente, attingeva l’acqua da una grande cisterna posta sotto il muro alle sue spalle; la cisterna riceveva le acque dall’acquedotto proveniente dal Monte Conero. Essa, oggi, è vuota, ma visitabile tramite un passaggio che si apre alla destra della fontana. Fa parte del folclore e della tradizione il rito di bere l’acqua che sgorga dalla Fontana del Calamo come auspicio per poter tornare nella città. La tradizione vuole che “se alla fontana berrai, ad Ancona tornerai…”

Fonte https://anconatourism.it

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