Era la sera del 9 ottobre 1963 quando una gigantesca frana staccatasi dal Monte Tóc cadde nel bacino idroelettrico artificiale appena ultimato del torrente Vajont, al confine tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. La tracimazione dell’acqua contenuta nell’invaso inondò i piccoli villaggi di Erto e Casso, che si trovavano sulla riva del lago formatosi dopo la costruzione della diga, mentre l’onda generata provocò la distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 1.917 persone.
Fonte www.siviaggia.it
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